lunedì 30 novembre 2015

Aperitivi in concerto 2015 - rassegna stampa.

Tratto da Assesempione.info:
Legnano - Coinvolgente, entusiasmaante ed accattivante il terzo concerto della rassegna "Aperitivi in concerto 2015", come confermato anche dall'assessore alla cultura di Legnano, Umberto Silvestri. L'assessore ha  affermato "Siamo giunti al terzo concerto di una rassegna riuscita e coinvolgente che ci permette di "viaggiare" nella buona musica di qualità la domenica mattina". Sul palco un ensemble dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Franco Vittadini" di Pavia, diretta dal Maestro Luca Torcioni al violino, con Diego Autelitano alla chitarra, Eliana Rottoli al violino, Laura Ornaghi alla viola e da Vassilia Maria Chachlakis al violoncello. Il Maestro ed ex-direttore dell'Istituto Vittadini, Maurizio Preda, ha valorizzato la sinergia tra ll suo Istituto e l'orchestra Haydn, ed ha affermato "ringrazio il Maestro Balleello per la sinergia che si sta creando tra i giovani allievi della scuola con il vostro territorio". Il Maestro Torciani ha evidenziato le doti di questi giovani allievi; sia Diego Auteliano che Eliana Rottoli hanno all'unisono affermato "c'è molto da studiare ma la soddisfazione di essere qui ripaga, e tanto". Il programma ha spaziato tra brani dedicati alla chitarra e agli archi con l'esecuzione di :
Mauro Giuliani (1781 – 1828), Grande Ouverture op. 61
Franz Joseph Haydn (1732 – 1809), Quartetto in fa maggiore op. 3 n. 5, Hob:III:17
Mauro Giuliani  (1781 – 1828), Concerto n. 1 in la maggiore op. 30 per chitarra e quartetto d’archi
Enzo Mari 

Galleria fotografica a cura di Alessandra Faiella

Orchestra da camera della città di Legnano Franz Joseph Haydn
sito web: www.orchestralegnano.org
e-mail: orchestralegnano@alice.it
 

mercoledì 25 novembre 2015

Aperitivi in concerto 2015 - 29 novembre 2015.

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La rassegna "Aperitivi in concerto 2015" giunge al terzo appuntamento

Domenica 29 novembre 2015 ore 11
Teatro sala Ratti, Corso Magenta 9, Legnano
Ingresso gratuito

Chitarra e quartetto d'archi
in collaborazione con l'Istituto Superiore di Studi Musicali Franco Vittadini di Pavia.

Diego Autelitano, chitarra
Luca Torciani, violino
Eliana Rottoli, violino
Laura Ornaghi, viola
Vassilia Maria Chachlakis, violoncello

Programma:

Mauro Giuliani (1781 – 1828)
Grande Ouverture op. 61

Franz Joseph Haydn (1732 – 1809)

Quartetto in fa maggiore op. 3 n. 5, Hob:III:17
- Presto
- Andante cantabile
- Menuetto eTrio
- Scherzando

Mauro Giuliani  (1781 – 1828)

Concerto n. 1 in la maggiore op. 30 per chitarra e quartetto d’archi
- Allegro Maestoso
- Siciliana. Andantino
- Polonaise. Allegretto

Istituto Superiore di Studi Musicali Franco Vittadini di Pavia.
Nel maggio 1867 fu ufficialmente istituito il Civico Istituto Musicale di Pavia inteso come scuola preparatoria per coloro che desideravano entrare a far parte del Corpo di musica della Guardia nazionale attivo in città già dai primi anni del XIX secolo. Furono avviati corsi di strumenti a fiato e ad arco per formare strumentisti da inserire nell'orchestra del Teatro Fraschini nonché corsi di "canto corale" per immettere nuova linfa ai vari cori cittadini. Primo direttore dell'istituto fu Isidoro Rossi, maestro anche della banda. Pur essendo particolarmente vivace l'attività scolastica e concertistica che si concretizzava con la presenza degli allievi dell'istituto a varie manifestazioni cittadine (Premi agli Espositori 26-27 settembre 1877; solenne inaugurazione dei monumenti dedicati ad Alessandro Volta nel 1878 e a Carlo Porta nel 1880; prima esecuzione assoluta dell'opera La rotta del Pè di Enrico Bernardi, Teatro Guidi 13 settembre 1879), la scuola subì una chiusura forzata tra il 1880 e il 1885. Nuovo direttore fu Emilio Neri, docente di pianoforte formatosi a Parma, e gli iscritti raggiunsero le sessantasei unità per il primo anno e centoventi per il secondo. Nel 1909 al Neri successe Giovanni Moscarola che diresse l'istituzione sino al 1924 riuscendo a darle ulteriore impulso anche se il suo mandato coincise per un buon tratto con il periodo del primo conflitto mondiale. Con oscillazioni più o meno significative a seconda degli anni, le frequenze si stabilizzarono a un centinaio di unità con una punta straordinaria nel 1914, quando si dovette aprire un nuovo corso di violino tenuto dal maestro Temistocle Mancini. Nel 1924, anno in cui si sciolse la banda musicale, l'incarico fu assegnato a Franco Vittadini, figura emergente della cultura musicale internazionale che seppe prodigarsi in modo efficace nella gestione didattica proponendo di affiancare ai corsi attivati gli insegnamenti di pianoforte e di materie culturali e portando così a undici il numero degli insegnanti. La manovra si rivelò valida e il civico istituto musicale l'11 aprile 1937 ricevette un riconoscimento ufficiale dalla Regia accademia d'Italia per l'attività didattica svolta. Alla morte del Vittadini, nel 1948, la scuola vantava 221 iscritti, nonostante la battuta d'arresto relativa alla seconda guerra mondiale, e aveva attivati i corsi di composizione, pianoforte, violino, violoncello, teoria e solfeggio (2 classi), contrabbasso, tromba, clarinetto, flauto, storia della musica, armonia complementare e pianoforte complementare. La direzione fu assegnata allora a Guido Farina, operista, compositore, allievo ed amico del musicista scomparso. Con lui la scuola assunse la denominazione di Civico istituto musicale e fu intitolata a Franco Vittadini. Nel 1979 subentrò a Farina Leonardo Taschera, rimasto in carica sino al 1985, e quindi Bruno Villani (1985-1996), Ugo Nastrucci (1996-2000), Walter Casali (2001-2009), sotto la cui direzione l'istituto è stato pareggiato ai conservatori di stato, e Maurizio Preda (2010- ad oggi).

A cura dell'Orchestra da camera della città di Legnano Franz Joseph Haydn.
sito web: www.orchestralegnano.org
e-mail: orchestralegnano@alice.it

domenica 22 novembre 2015

Concerto del 21 novembre 2015, rassegna stampa.

Tratto da Assesempione.info:
Legnano - «Volevamo mostrare la varietà di stili della musica barocca, per sfatare un luogo comune sulla sua monotonia, diffuso anche tra molti ascoltatori». Così il Maestro Daniele Balleello ha motivato le ragioni della scelta del programma di questo primo concerto della stagione 2015-16 dell'Orchestra Città di Legnano "Franz Joseph Haydn", durante l'abituale conferenza pubblica di presentazione del concerto. E la serata di sabato 21 ha confermato tutto ciò, aprendo una finestra su un gruppo di pezzi composti in un periodo abbastanza ristretto, a cavallo tra la fine del '600 ed il principio del '700, ma decisivo per la storia della musica "classica" almeno fino al secolo scorso. Insomma, il nostro attento pubblico ha potuto udire una lezione di ... storia, cronologicamente a ritroso, verso le origini della nascita del concerto solista.
Si è incominciato, dopo la presentazione di Giovanna Colombo e dell'assessore alla cultura Umberto Silvestri, con il Concerto per arpa di Handel, del 1736, eseguito dalla giovanissima Lucia Foti. Giovanissima ma, esecutivamente e stilisticamente, già perfettamente sicura di sé, in questo che era il suo esordio in un concerto con l'orchestra. L'arpista ha poi eseguito, fuori programma, la suggestiva e virtuosistica
Rapsodia per arpa solista di Marcel Grandjany, composta nel 1921, passando dalla rievocazione handeliana dei cantori della Grecia antica alle sonorità liquide postimpressioniste.
Il programma è proseguito con il Concerto per flauto, oboe, fagotto e archi "La tempesta di mare"  di Vivaldi, composto intorno al 1720. Un pezzo nel ben noto stile "a programma" del veneziano, nel quale il trio di fiati solisti, il flautista Pier Angelo Prandoni, l'oboista Claudio Balletti ed il fagottista Danilo Zaffaroni, ben conosciuti dal pubblico dell'orchestra Haydn, si sono divertiti in questo brano tra onomatopeico e coloristico, per nulla drammatico.
Dal canto nostro, abbiamo immaginato sì una tempesta di mare, ma vista stando ben al sicuro in terraferma, magari da un'osteria di Torcello con un'ombra de vin davanti. Chissà...
Un ulteriore passo indietro (cronologico) nella storia della musica lo abbiamo fatto con il Concerto grosso per archi Op.6 n.4 di Corelli, del 1714. In realtà, questo autore appartiene ad una generazione precedente rispetto a quella di Handel e Vivaldi. I suoi Concerti grossi rappresentano un passaggio fondamentale per l'evoluzione della musica strumentale, che sfocerà qualche decennio dopo nel concerto solista. L'impegno, concettuale prima ancora che tecnico, è stato ben evidenziato dalla particolare concentrazione con la quale l'orchestra, costituita da esecutori ormai ben affiatati sotto la direzione cordiale - ma sempre attenta - del Maestro Balleello, ha affrontato la partitura, contrapponendosi nel gioco virtuosistico ai due violini e al violoncello del "concertino".
Infine, la serata si è conclusa nella solarità di due pezzi per tromba, eseguiti in modo smagliante dal solista Paolo Russo. Il giubilante stile handeliano, con la sua luminosità senza ombre, non toccata dalle angosce della vita reale, è riecheggiato tra le volte della basilica nel primo brano, costituito da una piccola ma solenne Suite handeliana (i brani centrali hanno in realtà una paternità incerta), pubblicata senza autorizzazione dell'autore solo nel 1737. Apocrifa o meno che sia questa Suite, pensiamo che una riscoperta di Handel, musicista noto, ma in Italia troppo spesso schiacciato nella pratica concertistica dal suo ingombrante coetaneo Bach, sarebbe ormai auspicabile. Il secondo brano, il Concerto per tromba, archi e basso continuo di Torelli, è il più antico tra quelli nel programma, essendo precedente al 1700. Antico, veramente barocco nei suoi bizzarri salti di umore, ma anche moderno, nella brevità dei suoi concentratissimi tre movimenti. E anche questa volta, il Maestro Balleello ha saputo scegliere il passo giusto per rendere pienamente merito a questa varietà di stati d'animo, dal giubilante all'elegiaco, al finale lievemente danzante. Ascoltando le sue direzioni d'orchestra, ci è spesso venuto in mente, parafrasando Aristotele, che ogni brano ha il tempo che si merita...
Come bis, è stato ripetuto il primo tempo del Concerto corelliano, in maniera se possibile ancora più veloce della prima volta. Alla fine, i calorosi applausi del pubblico hanno salutato i solisti tutti insieme, il direttore e gli orchestrali. Applausi convinti tributati anche dall'assessore alla cultura Umberto Silvestri, che a fine concerto ha affermato , dopo le parole incoraggianti della presentazione,: "Legnano ha una grande tradizione musicale orchestrale. Non fa eccezione l'Orchestra Haydn diretta dal maestro Balleello. Stasera abbiamo assistito ad una grande esecuzione dove i giovani orchestrali, hanno espresso il meglio e ci hanno fatto scoprire il Barocco. Una menzione speciale va alla giovanissima Lucia Foti. Una news: l'ultimo concerto dell'Orchestra, sarà eseguito nel nuovo Teatro Citta di Legnano – Talisio Tirinnanzi". Abbiamo intervistato, in chiusura della splendida serata, anche l'enfant prodige, Lucia Foti, che con la sua disarmante semplicità e sicurezza, si è staccata da Mamma Rina, papà Bruno e fratellino Michele [... lei mi disturba quando studia e non riesco a fare i compiti] ed ha affermato "E' stata un'esperienza straordinaria. Suonare con l'orchestra ti comoleta. Spero di continuare in questa direzione. Il pubblico di Legnano è stato veramente gentile con me". Lucia si è riferita ai quasi tre minuti di applausi convinti che le sono stati tributati, oltre gli altrettanti cinque destinati all'orchestra e al Maestro Balleello.
Forse, il barocco non è davvero una cosa noiosa.
Massimo Sacchi con interviste di Enzo Mari.

Galleria fotografica a cura di Alessandra Faiella

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mercoledì 18 novembre 2015

Stagione concertistica 2015-2016 - Primo Concerto.

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La Stagione concertistica 2015-2016 dell'orchestra da camera "Franz Joseph Haydn" si inaugura sabato 21 novembre 2015 alle ore 21 presso la basilica di San Magno a Legnano, con un concerto caratterizzato dalla dimensione solistica, con particolare attenzione alla ricerca di brani non frequentemente eseguiti e di interessante originalità. Periodo privilegiato di questo concerto sarà quello Barocco: un affascinante viaggio alla scoperta di questo affascinante e prolifico periodo storico e musicale.

Programma:

George Frideric  Handel        
Concerto in Sib magg. op. 4 n. 6 HWV294 per arpa.
Lucia Foti, arpa

Arcangelo Corelli      
Concerto Grosso n. 4 in Re magg. op. 6 n.4.
Luca Torciani, violino I concertino
Massimiliano Re, violino II concertino
Claudio Frigerio, violoncello concertino

Antonio Vivaldi           
Concerto in Fa magg. RV 570 “La tempesta di mare” per flauto, oboe, fagotto , archi e basso continuo.
Pier Angelo Prandoni, flauto
Claudio Balletti, oboe
Danilo Zaffaroni, fagotto

George Frideric Handel       
Suite in Re magg. HWV341 per tromba, archi e basso continuo.
Paolo Russo, tromba

Giuseppe Torelli        
Concerto in Re magg. per tromba, archi e basso continuo.
Paolo Russo, tromba

Introduzione al concerto
Anche quest’anno, dedichiamo il primo concerto della stagione alla musica barocca. Questa volta non si è scelto un programma monografico, come il “tutto Vivaldi” presentato nel novembre scorso, bensì un programma più variato, che permetterà ai nostri ascoltatori di verificare come il cosiddetto “barocco” non sia affatto monolitico, né dal punto di vista stilistico né da quello espressivo. Questa idea, dimostrata almeno da settanta anni, è ormai pienamente accettata in ambito musicologico, ma non fa forse ancora pienamente parte del background culturale dell’appassionato medio, il quale tende a ritenere, con l’eccezione di Bach e del sunnominato Vivaldi, che la personalità dell’autore non si manifesti nella musica preclassica con la stessa evidenza con la quale erompe – ad esempio – nell’epoca romantica. È un errore di prospettiva, in quanto l’analisi dei linguaggi musicali e delle forme mostra che gli autori del periodo compreso tra la fine del XVI e la metà del XVIII secolo possedevano una temperie espressiva ed un livello sperimentale non inferiore a quelli di epoche successive. In generale, riassumendo all’estremo un argomento complesso, si può dire che le caratteristiche unificanti di tutto questo lungo arco di tempo sono la contrapposizione rispetto alla pratica rinascimentale, la volontà di rispecchiare in musica le figure retoriche della letteratura e del teatro coevi, e l’intenso scambio stilistico tra musicisti e scuole di Paesi diversi. Purtuttavia, esistono anche differenze tali da portare i musicologi, a partire da Manfred Bukofzer, a sostenere che non esisterebbe un’unica epoca barocca, bensì almeno tre periodi tra loro distinti. L’ultimo di questi, definito “tardo barocco”, inizia tra il 1670 ed il 1680, ed è caratterizzato dalla piena affermazione della tonalità (anche se per la sistematizzazione teorica sarebbe occorso ancora un trentennio). La presenza dell’infrastruttura armonica avrebbe, da allora e fino al primo ‘900, costituito lo scheletro imprescindibile della melodia e persino del contrappunto. Allo stesso tempo, la definizione chiara dei centri di gravitazione dell’armonia, e quindi di rapporti di tensione e distensione ben calcolati, permise la scrittura di brani con una lunghezza fino allora inusitata, e progressivamente crescente: nell’ambito della musica strumentale, nasce il cosiddetto “stile da concerto”, le cui caratteristiche sono l’omofonia (che consiste in un’unica linea melodica eseguita ad altezze diverse), il basso continuo, il tematismo, ritmi più veloci, e naturalmente le strutture basate su rapporti armonici logici. A nostro parere, sarebbe interessante aggiungere a questo discorso la presenza nella musica dello stesso horror vacui e la predominanza della linea curva, che sono così caratteristici della scultura e della pittura di quest’epoca. In ogni caso, proprio gli italiani Corelli e Torelli sarebbero stati gli autori decisivi per gli sviluppi della musica dell’ultimo periodo del barocco. Il primo autore è considerato come l’inventore della forma del “concerto  grosso”, mentre il secondo rese canonica la successione in  tre  movimenti con andamento veloce-lento-veloce, ed iniziò  ad  inserire brevi assoli strumentali, che preluderanno al concerto solistico. Con Vivaldi, appartenente alla generazione successiva, la tendenza, già notata in Torelli, all’individuazione del solista rispetto ai gruppi strumentali progredì ulteriormente: con il veneziano, si affermano una fantasia capricciosa, un virtuosismo individualistico, ed una ricerca di effetti coloristici sempre nuovi (non per nulla, egli è contemporaneo e conterraneo del Canaletto). Infine, il culturalmente apolide Handel (che soggiornò a lungo anche in Italia) è, insieme a Bach, colui che fu in grado di realizzare una grandiosa sintesi sovranazionale del tardo barocco europeo. Crediamo che un ascolto attento dei pezzi presentati permetterà di recepire tutto quanto è stato affermato in queste righe.
(a cura di Massimo Sacchi)

Orchestra da camera della città di Legnano Franz Joseph Haydn
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mercoledì 11 novembre 2015

Aperitivi in concerto 2015 - 15 novembre 2015.

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Prosegue la rassegna "Aperitivi in concerto 2015" con il secondo appuntamento

Domenica 15 novembre 2015 ore 11
Teatro sala Ratti, Corso Magenta 9, Legnano
Ingresso gratuito  

Ars Octet 
Un ensemble basato sulla sonorità degli strumenti a fiato, di cui il leader Beppe Caruso è uno specialista. A ciò si aggiunge la sua passione per la composizione e l’arrangiamento. Gruppo di raffinato impatto sonoro spazia tra il Jazz in tutte le sue forme affiancato da ritmiche Funky, Rock, Latin fino a citare temi di grandi autori come Duke Ellington o Charlie Mingus. 

Ars Octet
Beppe Caruso, trombone, tuba
Vito Emanuele Galante,
tromba
Gabriele Bonsignori, trombone
Francesco Chiapperini,
sax alto, clarinetto basso
Luca Specchio, sax baritono e soprano
Filippo Cozzi,
sax tenore
Gabriele Orsi,
guitar
Francesco Di Lenge,
drums

Programma:

Beppe Caruso
  Very Soul Funky
  Nera Aba                                                                                               
  Fast Fast Fast                                              
  Going on the sea                                       
  La Danza Siculo-Balcanica
Filippo Cozzi                    
  Why Not?
Beppe Caruso                                                    
  Corale Octet                                               
  Politonal Blues              
  Dedicato a Duke
Duke Ellington
  In A Sentimental Mood 
Charlie Mingus
  Duke Ellington Sound of Love 
Lennon-McCartney
  Come Together 

Beppe Caruso si è diplomato in trombone presso il Conservatorio G. Verdi di Milano nel 1989 e in Armonia  Funzionale ed Armonia e Arrangiamento presso il C.D.M. di Milano con il Maestro Filippo Daccò. Inizialmente ha fatto parte di R&B band collaborando con Chuk Leavel, Dave Kelly e la Treves Blues Band, partecipando a diversi festival blues e alle trasmissioni televisive DOC e Sereno Variabile su Rai2. Nel 1994 collabora con il gruppo Nexus e il Jazz Chromatic Ensemble, partecipando a numerosi festival europei. Nel 1995 entra a far parte dell’Ottetto di Gianluigi Trovesi col quale parteciperà nel 1997 al Cinese Festival Jazz di Pechino. Ha collaborato con numerosi musicisti: Lester Bowie, Herb Robertson, Ettore Fioravanti e il Belcanto sextet,  Gato Barbieri, Jimmy Cobb, Giorgio Gaslini, Giancarlo Schiaffini, Eugenio Colombo, Carlo Rizzo, Claudio Fasoli, Tino Tracanna, Roswell Rudd, Paolo Damiani, Louis Sclavis, Jim Hall, Claudio Roditi, Michael Godard. Nel 1998 ha pubblicato il primo CD da leader “MR:C”, e nel 2000 ha pubblicato il secondo CD con Mr. C trio con ospite Michael Godard intitolato “Situations”. Nel 2001 ha fondato il sestetto di ottoni Free Air con cui ha inciso due CD. Nel 2006 ha dato vita ad un duo con il percussionista Francesco D’Auria, registrando i CD “Piccole Storie” e “Pensieri con le Ali”. Attualmente collabora con l’Ottetto di Gianluigi Trovasi, Phantabrass di Giancarlo Schiaffini, l’Italian Instabile Orchestra, Keith Tippet, Louis Moholo e Pino Minafra nell’orchestra Viva la Black, Achille Succi, Giovanni Falzone, col quale ha partecipato alle incisioni dei CD ”Suite for  Bird”(2005), “R-Evolution Suite” (2007) e “Around Ornette” (2011) votato miglior disco dell’anno dal Top Jazz della rivista Musica Jazz. Vanta collaborazioni nel mondo della musica leggera tra cui: Roberto Vecchioni, Tullio De Piscopo, Gino Paoli, Sergio Caputo. Attualmente fa parte della band di Zucchero Fornaciari, col quale ha partecipato al tour mondiale 2008.

Vito Emanuele Galante si diploma in tromba presso il Conservatorio di Matera e successivamente consegue il Master di Primo livello “Improvvisazione vs Composizione” presso il Conservatorio di Monopoli con il M. Gianni Lenoci. Attualmente collabora col collettivo Improvvisatore Involontario.   Ha partecipato a festival jazz tra cui Umbria Jazz, Novara Jazz Trentino Jazz,  ed ha suonato con musicisti come Markus Stockhausen,  William Parker, Steve Pots, Daniele Cavallanti.    

Gabriele Bonsignori inizia la sua attività musicale nel Corpo Bandistico V. Bellini come cornista e in seguito studierà trombone col M. V. Cammarano.  Successivamente si dedicherà allo studio delle percussioni africane e inoltre si diplomerà in Tecnico del Suono presso il CPM di Milano. Nel 2009 inizierà lo studio del trombone Jazz col M. Beppe Caruso. E’ membro stabile della reagge band Routical Fondation, della Good Vibes Styla. Mann & Mama’s Athem. Ars Octet è per lui il debutto nel mondo del Jazz. 

Francesco Chiapperini si diploma in clarinetto all’Istituto Civico G. Donizetti di Bergamo e in seguito studia sassofono col  M. Daniele Cavallanti. Ha partecipato a vari seminari di jazz vincendo borse di studio come miglior musicista (Seminario Internazionale di Sant’Anna Arresi) e come miglior gruppo di musica d’insieme (Siena Jazz). Attualmente è leader di ensemble musicali quali “No Pair”, “Nido Workshop”, “Extemporany Vision Ensemble”. Collabora con vari musicisti tra cui Daniele Cavallanti, Antonio Fusco e altri. 

Filippo Cozzi studia sassofono con i Maestri  Daniele Cavallanti, Mauro Negri, Riccardo Luppi e Franco Brizzi. Inoltre si laurea in Jazz al Conservatorio di Como. Da anni collabora con progetti musicali che spaziano dal Jazz al Reagge. E’ leader del quintetto Funky Monk col quale ha inciso il CD “What A Funk?”. Ha partecipato a vari concorsi musicali (International Jazz Contest, Concorso Chicco Bettinardi) e festival Jazz (Clusone Jazz, Overjam Festival, Positive River, Siena Jazz). Ha inoltre un’intensa attività nella didattica musicale e nella propedeutica.   

Luca Specchio inizia a studiare sassofono giovanissimo con il M. F. Pinto ed in seguito col M. M. Marzi presso il Conservatorio di Milano. Ha studiato sassofono jazz alla Scuola Civica di Milano, collaborando con diversi artisti: Dave Liebman, Max Roach, Bobby Watson, Bob Brookmeyer, Enrico Rava. Ha frequentato il Corso di Jazz presso il Conservatorio di Como ed il Corso di Perfezionamento Jazz  col M. Ramberto Ciammarughi. Attualmente collabora con la band “Matrioska” e il gruppo “Vallanzaska” coi quali ha inciso per la Universal e la Sony. E’ docente di sassofono presso l’Associazione Musicale Puccini di Legnano. 

Gabriele Orsi è chitarrista jazz, attivo da molti anni nella scena musicale nazionale. Ha partecipato a numerose rassegne jazz con varie formazioni ed è inoltre leader di proprie formazioni tra cui il quintetto “Spettacolo”.  Ha suonato con John Patitucci, Carmen Staaf,  Joey De Francesco, Attilio Zanchi, Yuri Goloubev, Santino Carcano e molti altri. 

Francesco Di Lenge inizia a studiare batteria a 16 anni. Nel’96 si trasferisce negli U.S.A. per frequentare il Berklee College of Music. Vi risiederà  4 anni collaborando inoltre con musicisti ed ensemble locali. Vanta numerose collaborazioni tra jazz e pop tra cui John Patitucci, Joei De Francesco, Claudio Baglioni, Dodi Battaglia. Svolge anche attività di turnista e didatta in studi di registrazione e scuole. È Endorser VolumeDrums.

A cura dell'Orchestra da camera della città di Legnano Franz Joseph Haydn.
sito web: www.orchestralegnano.org
e-mail: orchestralegnano@alice.it


martedì 10 novembre 2015

Stagione concertistica 2015-2016 - Incontro di presentazione del primo concerto.

https://drive.google.com/open?id=0B-jxFGXadxfRcG9FbW93cFBacEU
Sabato 14 novembre 2015 alle ore 16 presso la Biblioteca A. Marinoni di Legnano in Via Cavour 3/A si terrà l'incontro di presentazione del concerto inaugurale della stagione 2015-2016 dell'Orchestra da camera della Città di Legnano "Franz Joseph Haydn" (link al Programma della stagione).

L'incontro, di carattere divulgativo e in forma di confronto e dibattito, propone una guida all'ascolto coadiuvata dalla visione di video selezionati.

Sarà possibile aderire alla sottoscrizione promossa dall'orchestra e diventare Socio Sostenitore; tutte le infomazioni sono disponibili sul sito web dell'orchestra all'indirizzo www.orchestralegnano.org.

Orchestra da camera della città di Legnano Franz Joseph Haydn
sito web: www.orchestralegnano.org
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domenica 8 novembre 2015

Stagione concertistica 2015-2016.

Programma Stagione 2015-2016
L’Orchestra da camera della Città di Legnano "Franz Joseph Haydn" realizza, grazie al sostegno del Comune di Legnano, la nuova stagione concertistica 2015-2016 articolata in tre concerti, a partire da sabato 21 novembre 2015 con inizio alle ore 21 e ingresso libero e gratuito.  I concerti rappresentano i momenti conclusivi dei tre periodi di studio che compongono il Corso di formazione orchestrale, destinato a giovani strumentisti neodiplomati o che frequentano gli ultimi anni di corso di strumento presso Conservatori o Istituti musicali riconosciuti. Gli appuntamenti della Stagione 2015-2016 verranno, come di consuetudine, preceduti da incontri di presentazione offerti ai Soci dell’orchestra e aperti a tutti gli interessati, presso la Biblioteca Marinoni.

Il calendario degli incontri e dei concerti è il seguente:

SABATO 14 NOVEMBRE 2015, ORE 16
Incontro di presentazione del primo concerto, Biblioteca A. Marinoni.

SABATO 21 NOVEMBRE 2015, ORE 21
Primo Concerto, Basilica di San Magno.
George Frideric Handel
- Concerto in Sib magg. op. 4 n. 6 per arpa, archi e basso continuo
Antonio Vivaldi
 - Concerto per flauto, oboe, fagotto, archi e basso continuo “La tempesta di mare” RV 570
Arcangelo Corelli
 - Concerto Grosso in Re magg. op. 6 n. 4
George Frideric Handel
 - Suite in Re magg. per tromba, archi e basso continuo
Giuseppe Torelli
 - Concerto in Re magg. per tromba, archi e basso continuo

SABATO 13 FEBBRAIO 2016, ORE 16 
Incontro di presentazione del secondo concerto, Biblioteca A. Marinoni.

SABATO 20 FEBBRAIO 2016, ORE 21 
Secondo Concerto, Basilica di San Magno.
Musiche per archi di autori boemi 
Joseph Suk
- Serenata per Archi in Mib magg. op. 6 
Leoš Janáček 
- Idyll, Suite per orchestra d’archi JW6/2

SABATO 2 APRILE 2016, ORE 16 
Incontro di presentazione del terzo concerto, Biblioteca A. Marinoni.

SABATO 9 APRILE 2016, ORE 21 
Terzo Concerto, Teatro Città di Legnano Talisio Tirinnanzi.
Ludwig van Beethoven
- Coriolano – Ouverture op.62
- Sinfonia n. 3 in Mib maggiore op.55 “Eroica”

Per visualizzare il programma della stagione cliccare qui.

Negli anni scorsi  l’Orchestra ha avviato una sottoscrizione a sostegno delle proprie attività che ha riscosso un buon consenso. Viene riproposta anche quest’anno, con la speranza di raccogliere un numero sempre più consistente di Soci sostenitori. Tutti coloro che desiderano associarsi e sostenere le attività dell’Orchestra possono contattare i n. 0331/543549 - 0331/454386 oppure scrivere all’indirizzo mail orchestralegnano@alice.it  o consultare il blog all'indirizzo www.orchestralegnano.org.

L'Orchestra ringrazia gli sponsor AVIS  di Legnano sezione "Cristina Rossi" e FIAM di Rovellasca (CO), che da diversi anni ne sostengono l'attività, ed il Media Partner Assesempione per la preziosa collaborazione.

Orchestra da camera della città di Legnano Franz Joseph Haydn.
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lunedì 2 novembre 2015

Aperitivi in concerto 2015, rassegna stampa.

Tratto da Assesempione.info:
Legnano – Sala Ratti gremita domenica 1 novembre per il primo degli appuntamenti "Aperitivi in Concerto 2015", organizzato dal Comune di Legnano e dall'Orchestra da Camera Città di Legnano F.J. Haydn, con un protagonista ri-scoperto: il Clarinetto Basso.
"Il Clarinetto basso non sempre viene valorizzato. Invece si predispone benissimo per accompagnamento, ma anche in alcune suite come solista. Un esempio la suite che il Maestro Danilo Zaffaroni ha realizzato per noi. Insieme a Simone Mauri vedremo le diverse liriche ed opportunità". Cosi ha affermato ad inizio concerto Stefano Cardo, eminenza grigia dei Deep Deeds e studioso da tempo dello strumento. Sulla stessa linea l'altro "Clarinettista basso" Simone Mauri, esperto anche di uno strumento curioso, la "Loop station", che duplica parti di brani. Simone afferma: "all'interno dell'ensemble Deep Deeds abbiamo preparato brani dove c'è spazio per tutti, declinati in chiave clarinetto basso. Questo strumento è in ascesa grazie a grandi nomi che l'hanno riportato in auge, come Gianluca Trovesi, applicandolo al jazz". Queste le impressioni dei leader del gruppo che ha inaugurato la nuova stagione degli "Aperitivi", rafforzate anche dagli organizzatori Giovanna Colombo dell'Orchestra Città di Legnano, che insieme al direttore Daniele Balleello hanno organizzato la rassegna. Giovanna ha affermato: "oggi prende il via la nuova stagione degli Aperitivi in concerto 2015, a Legnano evento di tradizione ormai consolidata. La qualità della programmazione musicale, la proposta diversificata e la levatura artistica degli interpreti hanno garantito presenza ed attenzione di pubblico sempre più significative e testimoniate da un largo afflusso alla manifestazione". Stesse considerazioni dell'assessore alla cultura, Umberto Silvestri, che ha aggiunto: "sono felice di inaugurare questa edizione. Il livello degli artisti sta crescendo sempre di più, portando questa manifestazione tra le più importanti del settore in Città". Ritornando alla protagonista della mattinata, ovvero la musica, Simone Mauri ha esordito con il Minuetto I & II dalla I suite di J.S. Bach, a cui ha fatto seguito Stefano Cardo con l'esecuzione di un brano dello stesso Mauri Lucodrillo Walks per clarinetto basso. Poi passaggio al duo, dove Mauri e Cardo si sono integrati in Elegy di Dirk Brossé, e l'integrazione con la bella e preparata pianista lituana Ruta Stadalnykaite in una esibizione del trio con il brano di Danilo Zaffaroni dedicato al clarinetto basso Cadenza, preludio e pezzo appassionato per clarinetto basso e pianoforte. Sono poi stati eseguiti brani di Renzo Ruggieri Carnevale per clarinetto basso e fisarmonica, Simone Mauri Wood cutter's things per clarinetto basso e fisarmonica, Francis Poulenc dalla Sonata per clarinetto e fagotto - II movimento – Romanza, Tre bagatelle di Stefano Cardo e Simone Mauri estemporanee per due clarinetti bassi, ancora Danilo Zaffaroni Trio Tango per clarinetto basso, fisarmonica e pianoforte ed infine la bella jam session di chiusura scritta da Simone Mauri - BassClarinetGT per due clarinetti bassi, fisarmonica e pianoforte. Insomma un concerto dedicato al Clarinetto Basso, strumento poco in vista anche se ricco di fascino: raro da sentire, se non in orchestra o nel quartetto di clarinetti, o ancora nascosto all'interno delle colonne sonore di tutti i tempi, dove è molto usato per le sue peculiarità timbriche. Uno strumento particolare che difficilmente si può ascoltare in tutte le sue sfaccettature timbriche e nelle sue potenzialità espressive, uno strumento duttile che si adatta ad essere utilizzato nei più svariati contesti musicali, dalla classica alla contemporanea, dal jazz alla musica popolare. In conclusione i Deep Deeds si sono superati ricevendo applausi convinti dal pubblico di aficionados e competenti che da anni segue le proposte della sezione cultura del Comune di Legnano.
Prossimo appuntamento degli Aperitivi in Concerto 2015 domenica 15 novembre alle ore 11 con Ars Octet, sempre in sala Ratti. A rivederVI.
Enzo Mari 

Orchestra da camera della città di Legnano Franz Joseph Haydn
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