martedì 13 aprile 2010

Il terzo appuntamento della stagione concertistica dell’Orchestra da camera della città di Legnano “Franz Joseph Haydn”, che si terrà sabato 17 aprile alle ore 21 presso il Teatro Cantoni, è stato concepito a ricordo del M° Roberto Pinciroli, ispiratore e cofondatore dell’Orchestra città di Legnano.
Le chant du monde è uno spettacolo multimediale caro al M° Pinciroli e da lui stesso più volte eseguito, che coniuga musica, proiezione d’immagini e recitazione. Ispirato agli arazzi di Jean Lurçat , su musica di Reginald Smith-Brindle (1917-2003), Le chant du monde rappresenta un ideale cammino di riconquista da parte dell’uomo della propria identità, smarrita a seguito della tragedia di Hiroshima. Esecutore é il gruppo strumentale Kythara Consort, un’orchestra di chitarre, tastiere elettroniche e percussioni, con voce recitante di Luciano Mastellari.
Le chant du monde, scritto nella primavera del 1984, rappresenta il primo esempio di opera originale e di grande respiro pensata per orchestra di chitarre. In quegli anni prendeva sempre più piede questo tipo di ensemble che però non poteva contare su un’importante repertorio originale, orientando di conseguenza la scelta del programma sulle trascrizioni. Smith-Brindle dedicò molte delle sue energie a questo strumento e quando si trattò di tradurre in musica l’universo espressivo e simbolista degli arazzi di Jean Lurçat, non ebbe nessun dubbio.

«…………. Ho deliberatamente deciso di utilizzare l’orchestra di chitarre in una situazione che può essere ideale per il “crash and blare” (il crash è il picco di volume sonoro ottenuto dai piatti o dai timpani, mentre il blare è il volume intenso e continuo raggiunto dagli ottoni) di un’orchestra convenzionale come una sfida nei confronti di me stesso e della chitarra stessa. Può uno strumento così intimo esprimere la forza della distruzione totale? Forse no, ma con l’aggiunta di una semplice tastiera elettronica e con l’uso delle percussioni ho cercato di produrre una forza dinamica adeguatamente suggestiva. Il volume sonoro non è grande ma l’intensità espressiva può essere il fattore di compensazione»

L’ispirazione di questa musica è la serie di dieci arazzi concepiti da Jean Lurçat (1892-1966) che costituiscono Le chant du monde. Realizzati negli ateliers Tabard di Aubusson nel 1957, furono terminati nel 1966, dopo la morte di Lurçat. I primi quattro arazzi illustrano la notte dei nostri tempi, ovvero l’angoscia della catastrofe atomica: La grande Menace, L’Homme d’Hiroshima, Le Grand Charnier e la Fin de Tout. Ma il mondo non è pieno solamente di silenzio e di panico: sei arazzi cantano la seconda parte del poema, La Gioia di Vivere. L’Homme en gloire dans la paix, L’Eau et le Feu, Champagne, Conquête de l’espace, La Poésie e Ornamentos Sagrados. Le dieci sezioni di cui si compone Le chant du monde, ciascuna riferita ad un arazzo, si susseguono senza soluzione di continuità intercalate da interludi, generalmente affidati alla tastiera e alle percussioni, sui quali la voce recita i commenti poetici scritti dallo stesso Jean Lurçat per la sua opera. Sullo schermo vengono proiettate le immagini che ritraggono gli arazzi tanto in visione d’insieme che nei particolari.

Sabato 17 aprile 2010 - ore 21 - Teatro Cantoni – Legnano (MI)
Concerto in ricordo del Maestro Roberto Pinciroli
Reginald Smith Brindle
Le chant du monde
Spettacolo multimediale ispirato agli arazzi di Jean Lurçat
Gruppo strumentale Kythara Consort
Voce recitante Luciano Mastellari
Direttore Daniele Balleello