Musica, Spettacoli | 20 Febbraio 2022
Al Tirinnanzi l’esperienza multimediale con l’Orchestra da Camera Città di Legnano F.J. Haydn: la musica incontra la pittura nei linguaggi che si intrecciano.
Da Sempionenews.it:
Pubblico delle grandi occasioni per un evento che, come ha sottolineato il Maestro Daniele Balleello in apertura, ha inteso accompagnare con la musica i dipinti esposti, scegliendo con cura compositori e partiture in grado di suscitare quelle emozioni che sono poi alla base di ogni esperienza artistica. Un duro lavoro che ha dato i meritati, applauditissimi, frutti.
Il programma si è articolato in quattro “stanze” principali, evidentemente ispirate alle sale che ospitano la mostra al Leone da Perego: il Mondo rurale, con Catalani, Britten e la riscoperta della Gavotta per archi del “nostro” Francesco Paolo Neglia, che tanto ha lasciato a Legnano. Le vedute urbane, con Elgar e Mozart (“che non si nega a nessuno”, ha ricordato Balleello…), la Vita borghese con Rutter e ancora Britten, infine Ralph Vaughan Williams con l’affascinante Fantasia da Greensleeves.
Il quarto capitolo non poteva che volgere alla modernità, con Samuel Barber e Charles Ives cui il Maestro ha dedicato una riflessione, a partire dal titolo del pezzo proposto, The unanswered question (del 1906) , ovvero la domanda senza risposta che si interroga sull'impossibilità di dare una risposta alla domanda fondamentale dell'esistenza.
Un concerto carico di emozioni, nell’intreccio multimediale tra il golfo mistico e il grande schermo, nel video curato da Officina delle idee che ci ha permesso di condividere al meglio i dipinti e le storie che li hanno generati, vedendoli muoversi tra un particolare e l’altro, incontro a noi per farci entrare in quei tempi, in quelle storie, in quel che gli autori ci hanno voluto dire.Ed è stato davvero magico immergersi in questa esperienza suono-visuale che ci ha accompagnati in un viaggio nel tempo che, se da un lato ci costringe a pensare alla fatica dell’uomo, dall’altro ci porge la chiave per andare oltre, a incrociare – come bene ha detto la curatrice della mostra Elena Lissoni – “Quei cinquantanove sguardi racchiusi nel percorso espositivo” di un mondo in trasformazione che sappia portare con sé anche la bellezza dell’arte.
Sono intervenuti il sindaco Lorenzo Radice, che con l’assessore alla Cultura Guido Bragato ha rimarcato come Legnano voglia essere “una comunità ad alto tasso culturale”.
Di Carlo Grassi la regia e il coordinamento del palco, di Officina delle idee il video.
Salvatore Forte, presidente di Fondazione Ticino Olona, ha ringraziato tutti e ricordato come l’evento abbia voluto essere “il regalo che la Fondazione vuole fare alla città”, ebbene, siamo noi che ringraziamo il benemerito ente per averci reso partecipi di tanta meraviglia.
Gigi Marinoni